L’Ue investe per salvare l’appennino centrale italiano, ma non dimentichiamoci delle città.
Il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità, istituita dalle Nazioni Unite nel 1993, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza sulle tematiche legate alla biodiversità e di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della sua protezione.
Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Biodiversità e Turismo Sostenibile”, una decisione coerente con quella delle Nazioni Unite che hanno deciso di proclamare il 2017 l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo, portando così all’attenzione la questione politica ed economica legata alla conservazione della biodiversità.
Un’istanza colta anche dalla Commissione europea e dalla Banca Europea degli Investimenti che, tramite lo strumento del 'Natural Capital Financing Facility' (Ncff), forniranno un prestito di 6 milioni di euro al 'Rewilding Europe Capital' a sostegno di 30 progetti per il ripristino e la protezione delle aree naturali. Tra le prime aree che beneficeranno dei finanziamenti anche alcune zone dell’Appennino Centrale Italiano, una ricchezza a livello naturalistico per tutta la Penisola.
La biodiversità nel mondo ha dei numeri impressionanti. Fino a oggi sono state descritte oltre 1 milione e 700 mila specie, ma in realtà si ipotizza che ne possano esistere oltre 12 milioni. Le specie animali sono circa 1.318.000, di cui 1.265.000 invertebrati e 52.500 vertebrati (2.500 pesci, 9.800 uccelli, 8.000 rettili, 4960 anfibi, 4.640 mammiferi). Si contano poi 10.000 specie di batteri, 72.000 specie di funghi, 50.000 specie di protisti, 270.000 specie di piante.
Ma, salvare la biodiversità non vuol dire solo preservare la flora e la fauna dei nostri boschi e dei nostri mari, ma anche conservare il verde urbano, favorendo la relazione tra le persone che abitano nelle città, evitando potature selvagge degli alberi, spesso inutili e dannose. Sono proprio questi i principi ispiratori del nuovo documento redatto dalla Lipu-BirdLife Italia dal titolo "Il verde urbano e gli alberi in città", nell'ambito della collana "Documenti per la conservazione della natura".
Da parte sua Probios, supporta da anni progetti volti a proteggere la biodiversità del Paese.
Dal 2015, l’azienda utilizza il grano Senatore Cappelli coltivato in Toscana, favorendo l’agricoltura locale con la linea Natura Toscana, che comprende anche il cece fiorentino e il farro monococco.
Fonte: www.cbd.int, ansa.it, ansa.it e wwf.it
