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Glifosato: al Via le Restrizioni d’Impiego in Italia



Sono entrate in vigore in Italia alcune limitazioni per l'uso del glifosato.
L'erbicida più impiegato al mondo è stato infatti giudicato nel marzo 2015 dalla Iarc (l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) probabilmente cancerogeno per l'uomo. Anche se valutazioni successive (in particolare quella dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare a ottobre dell'anno scorso) hanno smentito questo pericolo, l'allarme è scattato, insieme alla richiesta di molti di abolire del tutto l'uso del pesticida.

Il decreto del Ministero della Salute appena entrato in vigore vieta quindi l'uso del glifosato nella fase di pre-raccolta in agricoltura. A volte infatti il diserbante viene spruzzato a pochi giorni dalla mietitura per eliminare le erbacce che ostacolerebbero l'operazione.
Bandite anche alcune sostanze chimiche che venivano usate in combinazione con il diserbante per potenziarne l'efficacia (in particolare le Poe-tallowamine). Il prodotto non potrà più essere usato nemmeno nelle aree urbane come i giardinetti o i bordi di strade e ferrovie.

I limiti all'uso del glifosato riguardano anche il resto d'Europa. Il dibattito scientifico sulla pericolosità di questa sostanza è emerso quando è scaduta l'autorizzazione alla sua vendita nel territorio UE, avvenuta lo scorso 30 giugno. La Commissione ha discusso per mesi sull'opportunità di prolungarne la licenza. Solo a fine giugno ha stabilito dei limiti all'uso del pesticida (come appunto "l'esame minuzioso dell'uso" in fase di pre-raccolta o in combinazione con le Poe-tallowamine) e ha fissato al 31 dicembre 2017 un nuovo termine alla vendita in Europa.

Entro la fine dell'anno prossimo dovrebbe quindi essere pronto un nuovo parere scientifico, che si spera questa volta definitivo.1
FONTE: Repubblica.it