Le diete più in voga promettono miracolose perdite di peso rendendoci più sani e in forma?
Secondo le ultime tendenze lo stile alimentare perfetto non sarebbe quello che promette di farci dimagrire in tempi ristretti o di renderci immediatamente pronti per la prova costume, ma quello che ci aiuta a tutelare la nostra salute e quella del pianeta in cui viviamo.
Questo regime alimentare ecosostenibile indaga i principi dell’alimentazione equilibrata correlandoli ai meccanismi di produzione degli alimenti, preferendo quelli con un più basso impatto sull’ecologia. Infatti, secondo Riccardo Valentini, laureato in Fisica e vincitore del premio Nobel per la pace nel 2007, “consumare cibo eco”, che prevede meno acqua per coltivare e meno pascoli per allevare, sarebbe “l’unico modo per preservare la Terra e sfamare tutti” . Sempre secondo l’esperto, l’ideale sarebbe preferire l’agricoltura biologica, che prevede un impatto minore sull’ambiente e consente ai terreni di assorbire meglio acqua e nutrienti.
Per far fronte alla necessità alimentari moderne e nello stesso tempo aiutare a preservare la biodiversità, bisogna quindi affidarsi ai “cibi amici dell’ambiente” che si riconoscono dal loro essere semplici, il meno raffinati possibile e con un basso tasso di lavorazione per ottenere il prodotto finito. Per la trasformazione degli alimenti vengono infatti impiegate onerose quantità di energia, comportando così la produzione di sostanze inquinanti e le sfruttamento di risorse ambientali preziose. Il consumo di cibi non processati non è però sempre possibile ed è per questo motivo che anche quando si scelgono prodotti lavorati è opportuno preferire alternative sostenibili.
Per questa ragione Probios continua ad avvalersi di materie prime biologiche provenienti per la maggior parte da coltivazione italiana, garantita e controllata, così da portare negli scaffali i prodotti migliori, nel rispetto della salute delle persone e dell’ambiente. D’altronde, l’agricoltura italiana risulta la più green d’Europa, con il maggior numero di aziende biologiche, il divieto all'utilizzo degli Ogm e ben 281 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp).
