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Pesticidi: i Cibi più Contaminati d'Italia



Legambiente denuncia i troppi pesticidi nel cibo che finisce sulle nostre tavole[1]

Fino a 21 principi attivi su un solo prodotto irregolare ma anche 11, 13 e 14 sostanze su campioni ‘in regola’. È quanto emerge dal nuovo dossier “Stop pesticidi” di Legambiente. Secondo quanto emerso dalle analisi, sarebbero infatti in aumento i campioni fuorilegge, ma la buona notizia è che crescono anche le produzioni biologiche e le tecniche agronomiche sostenibili.

È quello della frutta il comparto in cui sono state trovate le percentuali più alte di residui e le principali irregolarità: uva, fragole, pere e frutta esotica (soprattutto banane) risultano i prodotti più spesso contaminati.

Purtroppo manca ancora una regolamentazione specifica rispetto al problema del simultaneo impiego di più principi attivi sul medesimo prodotto. Da qui la possibilità di definire 'regolari', e quindi di commercializzare senza problemi, prodotti contaminati da più principi chimici contemporaneamente se con concentrazioni entro i limiti di legge.

Eppure le alternative all’uso massiccio dei pesticidi non mancano: l’agricoltura biologica, che Probios promuove in prima linea, e le pratiche agronomiche sostenibili non utilizzano fitofarmaci e si pongono l’obiettivo di proteggere la biodiversità e la salute dei suoli.

Infatti, il massiccio impiego di pesticidi non ha effetti solo sulla nostra salute ma anche sull’ambiente, con conseguente perdita di biodiversità, riduzione della fertilità del terreno e accelerazione del fenomeno di erosione dei suoli.

A questo si aggiungono anche le oltre 200.000 morti all’anno nel mondo per avvelenamento acuto, principalmente nei paesi in via di sviluppo, dove la salute, la sicurezza e l’ambiente sono meno tutelati[2].

 
[1]FONTE Greenme.it

[2]FONTE Il Fatto Alimentare - Rapporto dei relatori speciali dell’Onu per il diritto al cibo, Hilal Elver, e per le sostanze tossiche, Baskut Tuncak