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Quanti Pesticidi ci sono nel Cibo che Mangiamo? Ce lo Racconta la ‘Famiglia D.’



Vi siete mai chiesti quanti pesticidi ci sono nel cibo che mangiamo? Ce lo svela la ‘Famiglia D.’ (i genitori, Marta e Giorgio assieme ai loro bambini, Stella di 9 anni e Giacomo di 7) protagonista dell’esperimento al centro della campagna #ipesticididentrodinoi, iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto ‘Cambia La Terra’ promosso da FederBio. Scopo dell’esperimento sociale è dimostrare quanto l’assunzione di pesticidi possa essere influenzata dalla dieta. Così una famiglia di quattro persone ha accettato di fare il test sulla presenza o meno di pesticidi nelle urine e – dopo 15 giorni di dieta 100% bio, quindi totalmente priva di chimica di sintesi –  di ripetere le analisi per verificare la differenza tra prima e dopo. Tutta la campagna #ipesticididentrodinoi è online e tutti possono seguire giorno dopo giorno, attraverso video e post della famiglia, l’evolversi della dieta. Il 30 novembre prossimo saranno presentati i risultati finali, e si risponderà alla domanda: è possibile, con solo 15 giorni di dieta biologica ridurre o eliminare la quantità di pesticidi che assorbiamo quotidianamente attraverso gli alimenti?

Nel frattempo, questa settimana, mamma Marta e papà Giorgio ci svelano in un video i risultati emersi dalle analisi delle urine, condotte prima di intraprendere 15 giorni di dieta 100% BIO a base anche di prodotti Probios che ha sostenuto fin da subito il progetto.

Le indagini, effettuate su un campione individuale di urine, sono state eseguite dal laboratorio di analisi Medizinisches Labor di Brema certificato ISO, che ha già eseguito per le Coop Danimarca lo stesso tipo di analisi. La Famiglia D., già attenta alle proprie scelte alimentari, è comunque contaminata – in differenti percentuali a seconda del componente – da sostanze chimiche.

Dalle analisi del laboratorio tedesco risulta che il livello di glifosato – l’erbicida più diffuso e utilizzato al mondo, probabile cancerogeno per l’uomo secondo l’Istituto internazionale di ricerca sul cancro - nelle urine dei figli, Stella e Giacomo, è maggiore della media. Per Giorgio è particolarmente alto, più del doppio della media (116% in più).

Per quanto riguarda il cloropirifos –  insetticida con effetti su sistema nervoso centrale, sistema circolatorio e respiratorio - la situazione è particolarmente preoccupante per Marta e il figlio Giacomo che presentano concentrazioni superiori al 95% della popolazione di riferimento, ma anche Giorgio e la figlia Stella hanno valori sensibilmente più alti della media.

piretroidi – pesticidi ad ampio spettro per cui sono dimostrati disturbi dell’apprendimento, danni al sistema nervoso, al fegato, al cuore, all’apparato digerente e sul sangue – sono stati distinti in due dei più frequenti metaboliti (molecole in cui si scinde un composto chimico): il Cl2CA e l’m-PBA. Tutti e quattro i componenti della famiglia D. sono risultati positivi ai piretroidi per la presenza, in particolare, dell’m-PBA. Nel caso di Marta c’è un valore molto elevato per questo metabolita, tanto alto da essere superiore a quello che si riscontra in una percentuale del 5% della popolazione di riferimento. Nei figli sono presenti quantità sensibilmente superiori alla media non solo per l’m-PBA, ma anche per Cl2CA.

Per vedere il video ed essere sempre aggiornato, visita anche tu il sito cambialaterra.it e segui la campagna sui canali Facebook cambialaterra e Twitter @cambialaterra con l’hashtag #ipesticididentrodinoi.