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Riforma del Biologico: Cosa Cambia da Roma a Bruxelles



Si è riaperto il dibattito sulla riforma Ue del biologico, in stand-by da dicembre.

La presidenza di turno del Consiglio Ue, esercitata dalla Repubblica di Malta, ha infatti presentato un documento di compromesso che sarà sottoposto agli esperti dei diversi Paesi questa settimana, per ottenere il 27 febbraio il via libera a riprendere il negoziato con Parlamento e Commissione che porterà all'approvazione definitiva della riforma[1].

Il testo, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, introduce modifiche su alcuni punti molto controversi.

Tra questi, sparisce il riferimento alla decertificazione automatica in caso di presenza accidentale dei pesticidi sui prodotti bio, sostenuta da Paesi come Italia e Belgio. Dall'altra parte, è riaffermato il principio che la produzione bio vada fatta sul suolo, come vorrebbe il nostro Paese, e non in vaso nelle serre, come vorrebbero alcuni Paesi del Nord Europa.

Intanto, in Italia la commissione Agricoltura della Camera ha adottato il testo unico sull'agricoltura biologica.

Nel nostro Paese il comparto del biologico ha un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro e il testo unico con il decreto ministeriale, previsto dal Collegato Agricolo, si pone l’obiettivo di normare i controlli e le sanzioni per le aziende per promuovere ulteriormente la crescita del settore soprattutto nei mercati internazionali.
[1]FONTE Italiafruit.net