Migliori condizioni di vita che portano all'innalzamento dell’età media della popolazione, ma anche delle patologie correlate all'invecchiamento. La SINDROME METABOLICA è uno dei maggiori problemi: un cambiamento negli stili di vita può contribuire a una sua adeguata prevenzione, evitando l’evoluzione in malattie ben più gravi.
Nei Paesi Sviluppati, l'aspettativa di vita è andata progressivamente aumentando durante le ultime decadi, ma parallelamente si è assistito a un incremento di patologie età correlate e di disabilità. L'elevata prevalenza di sovrappeso, obesità e relative comorbidità sono andati definendosi come tra i maggiori problemi di salute, favorenti una serie di complicanze metaboliche la cui severità si correla direttamente all'età dei pazienti, infatti la cosiddetta sindrome metabolica è una condizione a prevalenza significativa tra gli adulti ultrasessantacinquenni, parallela al configurarsi di una situazione multifattoriale di aumentato rischio: obesità intra-addominale, dislipidemia, aumentata resistenza all'insulina, ecc.
Un approccio precoce e appropriato, in termini di stili di vita, di corretta alimentazione, di esercizio fisico, potrebbe rappresentare efficace strumento di prevenzione della sindrome metabolica e delle frequenti complicanze cardiovascolari che la possono accompagnare.
Le dinamiche epidemiologiche fanno prevedere per il futuro un ulteriore incremento di incidenza e di importanza di questo quadro, pertanto nell'ambito della tutela della salute, in assenza di provvedimenti di efficacia preventiva, i pazienti anziani e i sistemi sanitari, si troveranno coinvolti in una "epidemia di sindrome metabolica" e correlate complicanze cardiovascolari di dimensioni ragguardevoli, che impatterà in modo significativo anche sui costi che i sistemi sanitari dovranno sostenere.
Clicca QUI per leggere l'articolo completo di Natural1.
