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Bentornata primavera: come scegliere i prodotti biologici di stagione



Nella corsa al progresso, sono sfrecciati via molti valori e comportamenti corretti e forse rallentare rappresenta un modo efficace per recuperare la consapevolezza di una vita più in armonia con l’ambiente e la natura.

Abbiamo affrontato spesso l’argomento del cibo e la sua centralità nella vita di ogni essere, non solo come necessità, ma come gratificazione, non solo come fonte di benessere, ma anche come causa di malessere, se non di patologie.
Il consumo di prodotti biologici di stagione è uno dei comportamenti che nel passato era obbligato ma, man mano che le distanze si sono accorciate e l’economia si è globalizzata è andato perdendosi. Supermercati ma anche negozietti hanno ormai accesso all’orto “magico” dove crescono pomodori e fragole a dicembre e zucche e arance a luglio.

E' vero che in un’altra parte del mondo le stagioni sono diverse, ma bisogna ricordarsi che i vegetali e la frutta che vengono importati da paesi lontani devono essere preparati a lunghi viaggi, conservati in celle frigorifere, e che tutto ciò ha un costo energetico e ricadute sull’ambiente, per non parlare dei danni al nostro portafoglio e al nostro palato. Sì, perché chi ama il "buon" cibo sa bene che gli ingredienti freschi, di stagione, meglio ancora se a km zero, hanno un gusto insostituibile, argomento che da solo dovrebbe convertirci a questa scelta.

La filiera corta è la prima e migliore garanzia che i prodotti che porti in tavola siano davvero freschi e genuini e inoltre la natura ci dà quello che ci serve al momento giusto: il nostro corpo ha bisogno di diversificare l’apporto di vitamine, sali minerali e altri nutrienti a seconda della stagionalità e delle condizioni climatiche.

Con l’arrivo della primavera, possiamo ancora godere di alcuni prodotti invernali aggiungendo nuove prelibatezze. Con un po’ di tristezza bisogna dire arrivederci in autunno a cardi, cicoria, zucca e ad aprile a carciofi, spinaci, cavoli, topinambur e porri, ma quanto abbiamo atteso gli asparagi? E tra un mese arriveranno anche ravanelli e fave!

Sulle nostre tavole mettiamo ora aglio, asparago, bieta, carciofo, carota, cavolo, cece, cipolla, erba cipollina, fagiolo, finocchio, lattuga, lenticchia, patata, pisello, porro, radicchio, scalogno, sedano, spinacio, topinambur.
La frutta di marzo è arance, kiwi, limoni, mele, pere e pompelmi, ma ad aprile tornerà nuovo gusto con fragole e nespole.

Ricordiamo sempre che mangiare di stagione è un regalo non solo al gusto ma al benessere nostro e dell’ambiente.