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FAO: il 2016 è l’Anno Internazionale dei Legumi



Nutrienti ed economici. Sono i legumi che, un po' per il diffondersi della dieta “veggie”, un po’ per il ridotto potere d’acquisto delle famiglie, stanno tornando ad insaporire la dieta degli italiani.

E’ quanto emerge da un report di Ismea recentemente diffuso, in cui sono stati analizzati dati riguardanti produzione e consumi per tipologia di prodotto.
In base ai dati Istat riportati dall'indagine, emerge in particolare che gli italiani spendono circa il 13% del budget mensile in legumi, orientandosi soprattutto su piselli, poi fagioli, lenticchie, ceci e infine fave. La tipologia maggiormente acquistata, sostiene Ismea, è quella in scatola, seguita dal surgelato e dal secco .

Che siano attualmente l’alimento più di moda la sostiene anche la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) che ha scelto il 2016 come Anno Internazionale dei Legumi. Essendo un’alternativa alle proteine della carne, nei paesi poveri possono contribuire in modo significativo a combattere la fame, la malnutrizione, le sfide ambientali e garantire la sicurezza alimentare.

Oltre ad essere l’ingrediente principe per un futuro sostenibile, i legumi possono essere consumati in svariate modalità e sono la base per ricette gustose e divertenti. Un esempio di utilizzo alternativo dei legumi è la linea di pasta 100% da legumi Probios: ceci, fagioli neri e lenticchie rosse. Biologica, prodotta in Italia, è garantita senza glutine e mutuabile dal Sistema Sanitario Nazionale.[1]
[1] FONTI saperefood.it; Repubblica.it