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Giornata Mondiale Vegan 2017



Come ogni anno, il primo novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale Vegan, che fa parte del più ampio Mese Vegan. In questa occasione, si ricorda l’anniversario della coniazione del termine “vegan” e la fondazione della The Vegan Society, avvenuta nel Regno Unito nel 1944 ad opera di Donald Watson (1910-2005), in seguito al rifiuto della Vegetarian Society (la più antica organizzazione vegetariana al mondo, istituita nel 1847 in Inghilterra) di escludere anche i latticini dalla dieta vegetariana.

Con il termine “vegan” s’intende oggi una vera e propria filosofia di vita, nella quale si riconoscono coloro che, per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e della salute, rifiutano completamente il consumo di carne, pesce, latte, latticini e derivati, uova, miele e, in generale, qualsiasi prodotto di origine animale. Essi adottano perciò uno stile di vita che esclude l'acquisto e l’utilizzo di prodotti che possano derivare dalla sofferenza e dallo sfruttamento di un animale, come ad esempio la lana, la seta ed alcuni cosmetici.

Le origini del Vegetarianismo affondano, tuttavia, le loro radici nel VI secolo a.C., con la nascita dei primi movimenti religiosi. Nel territorio asiatico, le principali discipline filosofiche-religione nelle quali si iniziarono ad affermare le basi di una cultura alimentare priva di carne furono Induismo, Zoroastrismo, Giansenismo, Buddismo e Taoismo mentre, in Occidente, fu principalmente la cultura greca ad abbracciare la scelta vegetariana. Lo stesso Pitagora vietava ai suoi discepoli di mangiare carne (fino al XIX secolo le persone che non si cibavano con le carni erano chiamate appunto «pitagorici»). Anche il filosofo greco Plutarco nel suo testo Del mangiare carne, rimprovera gli uomini di uccidere creature buone e mansuete per imbandire la propria tavola.

In India, iI vegetarianesimo ha origine nei fondamenti stessi dell’induismo e del buddismo. La sua base è l’“ahimsa”, ossia la teoria della non violenza. Diversamente dalla nostra antica società contadina, dov’erano i ricchi a nutrirsi di carne, in India sono i paria e le altre basse caste a consumarla e il vegetarianesimo è un veicolo di auto-promozione socio-castale.

Ad oggi, si stima che i vegani rappresentino, partendo dallo 0,6% nel 2014, l’1% della popolazione: un dato che continua a crescere, giorno dopo giorno, grazie alla scelta consapevole di molte persone che scelgono oggi di eliminare dalla loro dieta cibi e derivati di origine animale, non solo per scelta etica ma anche per motivazioni salutistiche. Tuttavia, essere vegani (ancor più che vegetariani) può rivelarsi in molti casi una scelta difficile ed è per questo che numerose aziende, tra cui Probios, hanno scelto di improntare la propria offerta in modo da rispondere al meglio ai consumatori vegani, offrendo loro un’ampia offerta di prodotti biologici che spaziano dal salato al dolce, come ad esempio quelli della linea GOVegan.

Inoltre, nel 2011 Karen Klein, Thomas Klein e Peter Haunert hanno deciso di creare il progetto Veggie Hotels, che dal 2015 è diventato anche un sito web (Vegan Welcome). In sostanza, si tratta della prima rete internazionale di alberghi e bed and breakfast vegetariani e vegani, che oggi conta circa 500 indirizzi in tutto il mondo e che sta di fatto aprendo la strada ad un turismo più etico, ispirato a principi come la sostenibilità e il ridotto impatto ambientale, a cominciare dai materiali scelti per gli arredi e i complementi fino alle fonti energetiche utilizzate.
Fonti:
vegfacile.info
animalequality.it
lastampa.it
style.corriere.it
unimondo.org
vegolosi.it
adnkronos.com