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Probios Rappresenta il Biologico in Commissione Europea



L’AZIENDA INTERVIENE A BRUXELLES SUL TEMA DELLE OPPORTUNITÀ DI INNOVAZIONE PER LE AZIENDE ALIMENTARI BIO.

Probios viene ricevuta oggi in Commissione Europea, presso il Dipartimento Ricerca e Sviluppo, in qualità di portavoce del settore del biologico italiano.

L’incontro, organizzato da IFOAM (Federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica), pone le basi per un progetto di ricerca alimentare volto a garantire lo sviluppo di un sistema “sostenibile, accessibile e sano per tutti”.

Lorenzo Tonini, Responsabile Ricerca e Sviluppo Probios terrà in Commissione un intervento sul tema delle opportunità di ricerca e innovazione per il comparto, rese possibili grazie ai finanziamenti stanziati dal programma della Commissione Europea Horizon 2020.

Produrre cibo sano e sostenibile è l’obiettivo che, giorno dopo giorno, muove il settore biologico. – afferma Tonini - Il comparto può giocare un ruolo importante nella progettazione e realizzazione del progetto di ricerca alimentare della Commissione Europea. Le aziende sono laboratori di creatività e innovazione, impegnate quotidianamente nel migliorare la qualità dei loro prodotti e i benefici per la salute, riducendo al contempo il loro impatto ambientale”.

Per raggiungere questi obiettivi, Probios ha proposto di investire su progetti mirati e specifici, volti a incentivare e innovare il settore biologico.
Sul piano dell'agronomic research, l’azienda ha proposto di creare un ponte tra il settore agricolo e il comparto della trasformazione e distribuzione, mentre sul fronte della ricerca scientifica ha promosso le iniziative volte a incrementare l'awareness e l'accettabilità degli alimenti meno conosciuti, ma dotati di grandi valenze nutrizionali.
Ha proseguito sottolineando la necessità di incrementare i finanziamenti in tecnologia, sia nell’ambito “food”, per individuare ingredienti adatti a migliorare le caratteristiche organolettiche e di durabilità degli alimenti bio, sia per il “packaging”, con lo scopo di identificare materiali a basso impatto ambientale volti a garantire la durabilità degli alimenti bio.