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Riconoscere un biologico di qualità: qualche semplice trucco



A poche settimane dalla chiusura della più importante fiera dedicata al biologico, il SANA, abbiamo pensato di dare ai nostri consumatori qualche fresco suggerimento grazie al quale poter riconoscere un biologico di qualità con qualche piccolo accorgimento in più.

Oggigiorno, infatti, stiamo assistendo ad una forte crescita di prodotti biologici che spaziano dal mondo del food a quello del beauty: una scelta guidata da una serie di valori, come una maggiore attenzione all’ambiente e, dunque, agli sprechi e alla sostenibilità, maggiori garanzie sulla qualità degli alimenti e soprattutto maggiori benefici per la salute.

Ma come si riconosce un’etichetta bio? Innanzitutto è molto importante la presenza del logo comunitario d’identificazione bio, rappresentato dall’eurofoglia bianca su sfondo verde, a garanzia della presenza di almeno il 95% di ingredienti biologici. Uno dei primi aspetti che salta subito all’occhio sul packaging e in grado di attirare il consumatore insieme alla presenza del termine “biologico” o “bio” accanto al nome del prodotto e nell’elenco degli ingredienti in corrispondenza di quelli biologici.

A questi elementi si aggiungono una serie di nomenclature e diciture che fanno riferimento all’origine della materia prima, ovvero il luogo di coltivazione o di allevamento dei prodotti, come “Agricoltura UE”, “Agricoltura non UE” e “Agricoltura UE/non UE” (quando l’origine degli ingredienti è mista). Quando le materie prime del prodotto provengono dallo stesso paese d’origine, è possibile trovare anche il termine “Agricoltura ITALIA”.

Una breve lezione di bio che speriamo possa esservi d’aiuto davanti agli scaffali e nella scelta di prodotti per soddisfare tutte le vostre esigenze ma, al tempo stesso, a fare delle scelte eco-sostenibili nel rispetto del nostro Pianeta.

 

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Fonte: Osservatorio SANA 2018 (Nomisma), feder.bio