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I nostri consigli per un Natale sostenibile, senza sprechi e attento all’ambiente

Le feste di Natale sono il periodo dell’anno che ci vede armati più che mai di buoni propositi e in cui l’atmosfera si fa solidale e piena di speranza. Eppure, proprio in questo momento carico di magia, rifiuti ed emissioni inquinanti accompagnano le nostre buone intenzioni. Anzi, nonostante i valori che richiamano, le festività rappresentano il periodo in cui gli sprechi tendono ad abbondare, sia in termini di denaro, che di cibo e imballaggi.

Spesso ci troviamo a gettare via il cibo con eccessiva leggerezza, senza pensare alle azioni compiute per produrlo: lo sfruttamento del suolo fertile, l’impiego di acqua e le alterazioni climatiche che ne derivano. Pranzi e cene abbondanti mal si sposano dunque con lo spirito natalizio se si traducono in cibo ancora commestibile destinato alla spazzatura, in spreco di energia, carta e involucri.

Ecco quindi qualche consiglio su come rendere sostenibile il menu delle Feste, riducendo gli sprechi con qualche gesto di cura verso l’ambiente. Che si decida di proporre un menù vegetariano o vegan a basso impatto ambientale, teniamo a mente dei piccoli gesti che possono fare la differenza per evitare di sprecare cibo e risorse e danneggiare l’ambiente:

  1. Partiamo dalla spesa: è importante pianificare in anticipo il menù e comprare l’essenziale, in quanto si tende a sprecare proprio a causa di una spesa generica. Forniti di apposita lista della spesa, preferiamo acquistare sfuso o, se acquistiamo confezionato, scegliamo formati con la quantità che ci serve realmente e con un pack possibilmente ecosostenibile.
  2. Stagionalità degli alimenti: acquistiamo frutta e verdura di stagione al giusto grado di maturazione; oltre che avere le proprietà nutritive e organolettiche adatte al periodo, risultano più saporite e gustose.
  3. Provenienza locale, filiera corta e cibi biologici: più i cibi sono freschi e più si conservano, e più arrivano in tavola da produttori locali, meno devono percorrere lunghe e inquinanti distanze. Acquistare prodotti da agricoltura biologica ci garantisce inoltre materie prime di qualità, coltivate nel rispetto dell’uomo e della natura.
  4. Niente stoviglie usa e getta: facciamo del rassettare e lavare i piatti tutti insieme un momento familiare e conviviale in linea con lo spirito del Natale; eviteremo di immettere nell’ambiente rifiuti dal difficile smaltimento.
  5. Ricette con gli avanzi: proviamo a considerare gli avanzi non come qualcosa da buttare ma come ingrediente per nuove ricette mettendo alla prova la nostra creatività culinaria! Il menù di Natale può essere pensato dunque per essere consumato anche nei giorni a venire, dilettandoci ad inventare nuove ricette a base di avanzi. Le verdure avanzate, ad esempio, possono diventare un’ottima base per frittate, sformati o torte salate. La frutta può diventare una squisita macedonia invernale e persino il panettone avanzato può divenire, sbriciolato, la base per una soffice torta.  Molte famose ricette della tradizione culinaria italiana nascono proprio dalle esigenze dei nostri nonni di non buttare il cibo (si pensi alla ribollita, o alla pappa al pomodoro, oggi piatti stellati ma originariamente piatti poveri). Inoltre la parte di scarto delle verdure, come le foglie esterne, i gambi e le bucce possono avere un riutilizzo sorprendente, sia come alimenti che come decorazioni. Per esempio, dai gambi dei broccoli si ricava una deliziosa crema per condire la pasta.
  6. Regole del riciclo: non facciamoci prendere dall’ozio delle feste e impegniamoci nella raccolta differenziata suddividendo correttamente i rifiuti!
  7. Donare: in accordo con i valori del Natale non ci dimentichiamo questa possibilità, esistono associazioni che si occupano di recupero e redistribuzione dei prodotti alimentari (se confezionati) e se siamo al ristorante non ci facciamo problemi a chiedere la family bag o la doggy bag!
  8. Regali green con pacchetti green: Lo spreco non riguarda solo il cibo. Proviamo a fare regali  utili e scegliamo quelli sostenibili o solidali, senza dimenticare che il packaging è una delle parti più consistenti dei rifiuti che produciamo (smaltiamoli correttamente: la carta da regalo va ad esempio nell’indifferenziata).
  9. Addobbi green: cerchiamo di utilizzare quello che già possediamo per decorare le nostre abitazioni, altrimenti dilettiamoci a creare addobbi partendo da ciò che abbiamo in casa (anche commestibili impiegando ad esempio frutta secca, pane o preparando biscotti dalle forme più svariate). Per quanto riguarda l’albero, se acquistiamo un abete assicuriamoci che abbia le radici per essere ripiantato!
Limitare lo spreco alimentare coinvolge ognuno di noi in prima persona: consumatori, produttori, ristoratori e imprese, con l’obiettivo comune di salvaguardare l’ambiente e il futuro.