Il tema dei prodotti alimentari biologici, senza OGM o a km zero, si sa, si è intensificato soprattutto negli ultimi anni. In realtà, il concetto ed il metodo dell’agricoltura biologica si sono estesi in Europa già dagli anni ’50, aumentando sempre più la consapevolezza degli effetti dell’alimentazione sulla qualità della vita.
Tuttavia, il riconoscimento ufficiale degli effetti benefici derivanti dall’esclusione di sostanze chimiche nel trattamento degli alimenti è cosa piuttosto recente. Ad oggi, è opinione diffusa e consolidata che l’utilizzo di prodotti biologici nell’alimentazione dei bambini è preferibile: per i più piccoli è, infatti, fondamentale assimilare cibo di qualità, ricco di sostanze nutritive ma privo di coloranti, conservanti o altri additivi chimici dannosi per l’organismo.
Proprio da questa convinzione nasce l’iniziativa delle Mense Scolastiche Bio, promosse dal Ministro Martina, che dal prossimo anno scolastico saranno certificate e classificate grazie all’introduzione di due loghi appositi: una medaglia d’oro ed una medaglia d’argento. Esse saranno attribuite a seconda della qualificazione d’eccellenza in relazione a una maggiore percentuale di utilizzo di prodotti biologici. “L’obiettivo – ha spiegato il Ministro Martina nei giorni scorsi - è quello di far sì che l’Istituzione scolastica italiana sia la prima in Europa e, ad oggi, sono circa 1200 le mense scolastiche che servono il biologico”.
Il tema delle mense scolastiche bio è, inoltre, da anni al centro di dibattiti ed iniziative: tra queste ci teniamo a ricordare anche la conferenza stampa ‘La Salute a tavola: un percorso che inizia a scuola’, avvenuta lo scorso 23 marzo a Sesto Fiorentino e realizzata grazie al supporto di Probios. L’azienda, come dice il suo nome, ha da sempre a cuore il benessere delle persone e dell’ambiente, con un occhio di riguardo ai più piccoli, fornendo a numerose mense scolastiche italiane i suoi prodotti.
