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Speciale Giappone: Sicurezza dei Prodotti Importati



Dopo il tragico evento di Fukushima del Marzo 2011, Probios ha interrotto le importazioni dal suo fornitore storico Mitoku, ed ha stretto collaborazioni con aziende europee ed americane per l’approvvigionamento di alghe e condimenti fin quando la situazione appariva a rischio.

La Commissione Europea per tutelare la salute pubblica ha adottato misure urgenti specifiche, sia per i prodotti alimentari a uso umano che per i mangimi. Già poche ore dopo l’incidente della centrale nucleare infatti, aveva emanato un regolamento che stabiliva criteri rigorosi per l’accesso nel vecchio continente di prodotti dal Giappone.

In una situazione di costante monitoraggio, il regolamento è stato via via revisionato e aggiornato, fino ad arrivare a quello in vigore n. 322/2014 del 28 marzo 2014, “che impone condizioni speciali per l’importazione di alimenti per animali e prodotti alimentari originari del Giappone o da esso provenienti, a seguito dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima”.

Il regolamento, tenuto conto di oltre 317.000 analisi svolte su prodotti solo nel terzo periodo vegetativo successivo all'incidente e verificato il rigore delle autorità giapponesi nel rispettare le condizioni poste dall'Unione europea, stabilisce:

- che qualsiasi prodotto ottenuto a Fukushima possa accedere sul mercato europeo solo se scortato dai referti di analisi;

- che l'analisi è necessaria anche per alcuni prodotti ottenuti da altre prefetture indicate;

- che per gli altri prodotti e le altre provenienze è necessaria una dichiarazione ufficiale delle autorità competenti in merito alla conformità dei prodotti alla legislazione giapponese (che in materia di radioattività è più severa di quella europea).

Se nei mesi immediatamente successivi all’incidente era analizzato un campione di ogni container che arrivava nei porti europei, dopo oltre un milione di analisi si è visto che la precauzione era eccessiva: le autorità doganali di ogni porto europeo sono ancora tenute a verificare la documentazione di ogni partita, mentre alle analisi si procede a campione e ogni 3 mesi. Mediante il “Sistema di Allarme Rapido” per gli alimenti, gli stati europei informano la commissione di tutti i risultati delle analisi effettuate a campione.

I risultati delle analisi raccolti in questi anni permettono di considerare assolutamente sicura la maggior parte del territorio giapponese; a titolo di cautela, rimane elevata l’attenzione sui prodotti di Fukushima e delle prefetture limitrofe.
Nei certificati che devono scortare i prodotti, le autorità giapponesi attestano che il prodotto è conforme alla legge nazionale (che indica limiti di radioattività di 100Bq/kg, cioè da 6 a 12 volte in meno rispetto alle soglie previste dalla normativa europea!).

Probios, naturalmente, per tutti i prodotti importati dal Giappone, è in possesso della dichiarazione delle autorità giapponesi sulla conformità; in ogni caso nessun prodotto importato da Probios proviene dalle prefetture cautelativamente considerate ancora a rischio.

Il fornitore Mitoku, con cui lavoriamo da decine di anni, è in possesso della certificazione ISO 22000, uno standard internazionale di sicurezza alimentare.
Le analisi che effettua non hanno mai riscontrato situazioni a rischio nei campioni prelevati dall'incidente ad oggi e anche gli esiti delle analisi in nostro possesso sono assolutamente conformi.