Nella parete di una cellula fibrosa allo stato vegetativo si possono differenziare sino a quattro costituenti diversi e cioè: la cellulosa, le emicellulose, la lignina e la pectina.
Cellulosa, emicellulose e pectina sono polimeri (catene) di carboidrati, (rispettivamente del glucosio, dello xilosio e dell’acido galatturonico) mentre la lignina è un aggregato polimerico tridimensionale di alcoli aromatici (derivati dell’alcool cinnamico sostituito).
Una fibra può consistere di un solo polimero (il cotone è per il 90% cellulosa pura, l’albedine degli agrumi è pectina per circa il 40%) oppure di miscele di alcuni di essi (il legno è costituito da cellulosa ed emicellulose incrostate da lignina).
Mentre cellulosa, emicellulose e lignina sono insolubili la pectina si scioglie colloidalmente in acqua acidificata, formando un gel per cui, anche per la fibra dietetica cioè presente nell’alimento, si parla di fibra insolubile (cellulosa, emicellulosa, lignina) e di fibra solubile (pectina).
Come appare dalla tabella dei contenuti, la fibra dietetica, cioè presente negli alimenti, si ritrova esclusivamente nella frutta e nella verdura. Essa non viene né digerita né assorbita dall’organismo umano cui non fornisce energia e neppure materiale nutritivo svolgendo solo una funzione meccanica.
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