Ho letto su un articolo che il riso contiene arsenico e che i prodotti a base di riso possono contenere grandi quantità di questa sostanza, soprattutto le gallette di riso che io consumo regolarmente; anche le vostre sono a rischio?
L’arsenico è abbondantemente presente nella crosta terrestre, e la sua concentrazione nell’aria, nei terreni, nelle acque marine e nelle falde acquifere varia a seconda che si tratti di aree incontaminate o di zone industrializzate.
La contaminazione del suolo e delle falde acquifere deriva principalmente dal massiccio uso di arsenico per la produzione delle sostanze utilizzate nell’agricoltura convenzionale: concimi, erbicidi, fungicidi, insetticidi etc.
Le normative vigenti attualmente hanno posto alcune restrizioni e solo in alcuni casi bandito l’uso dell’arsenico nei prodotti per l’agricoltura.
Si tratta quindi di un problema di inquinamento globale, che gli alimenti subiscono.
Probios, al fine di ridurre il potenziale rischio di contaminazione, ha intrapreso una serie di azioni tra cui la sensibilizzazione dei fornitori e rigidi controlli sulle materie prime e sull’acqua potabile utilizzata nella preparazione dei prodotti.
Il contenuto massimo di arsenico consentito negli alimenti, non è ad oggi stabilito da nessuna normativa europea uniforme e valida in tutti i paesi dell’Unione. La normativa italiana fissa i tenori massimi di arsenico totale solo per alcuni alimenti, fra cui gli aromi 3 mg/kg, sale 0,5 mg/kg, acqua 0,01 mg/l.
Dalle analisi che facciamo sul contenuto di arsenico nei nostri prodotti a base di riso, nello specifico nelle gallette, il tenore è molto inferiore al valore soglia proposta del Codex Alimentarius, le verifiche ed i controlli posti in essere garantiranno tali valori anche per il futuro.