Ritorno alle origini e semplicità: è questa la tendenza del rapporto degli italiani con il cibo.
Sono i più a dieta d'Europa ma anche quelli che vanno più spesso al ristorante. Oltre 2 italiani su 3 (67%)[1] si dichiarano preoccupati degli ingredienti artificiali contenuti nei cibi, rispetto al 15% della media EU, e vorrebbero sugli scaffali dei supermercati più alimenti composti da proteine di origine vegetale.
Sono questi i dati che emergono dalle Survey di Nielsen "Global Health and Ingredient-Sentiment" e "Global Out-of-Home Dining", condotte su un campione di oltre 30.000 individui in 61 Paesi tra agosto 2015 e marzo 2016.
Nonostante la spesa alimentare degli italiani continui a scendere, frutta e verdura sembrano tenere bene le proprie posizioni. Secondo Ismea[2], il carrello della spesa registra ancora una volta una lieve flessione rispetto allo scorso anno, con una contrazione che interessa principalmente i prodotti proteici (come carne, salumi e formaggi). Uno scenario nazionale che conferma la tendenza in corso: sobrietà negli acquisti, attenzione al risparmio e scelte guidate per lo più da aspetti salutistici.
A questo, si aggiunge anche il fenomeno del “less is more”, che coinvolge oltre metà degli italiani, a dieta restrittiva per scelta o intolleranza (53%). In particolare, il 13% chiede sempre più prodotti senza lattosio e il 6% senza glutine.
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