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Gli OGM spiegati in 5 punti



Cosa sono


Ogm è un acronimo che, negli ultimi tempi, si ritrova spesso sulla bocca di molti e sta ad indicare un “Organismo geneticamente modificato” attraverso metodologie di ingegneria genetica, che prevedono il supplemento, la privazione o la modifica di elementi genici.

Cenni storici


Il primo Ogm moderno è stato studiato e ottenuto nel 1973 da Stanley Norman Cohen ed Herbert Boyer, due ricercatori americani che, tramite tecniche di biologia molecolare, sono riusciti per primi a clonare un gene di rana, concretizzando la tecnica del DNA combinante. Negli anni, innovazione dopo innovazione, gli ogm sono stati utilizzati come punto di partenza per nuovi farmaci, come enzimi per ridurre l’impatto ambientale dell’industria, ma anche piante e animali più resistenti alle malattie e più performanti a livello produttivo e ambientale.

Il divieto in Italia


In Italia gli organismi geneticamente modificati non godono di grande reputazione, scontrandosi con un immaginario pubblico tutt’altro che positivo e tollerante. Il nostro paese è tra quelli che vietano la coltivazione di Ogm, permettendone però l’importazione. Inoltre, sembrerebbe muoversi verso una differente direzione: la Corte di giustizia europea, il 13 settembre 2017, ha dichiarato ingiustificato il divieto di coltivazione del mais MON 810 previsto dal precedente decreto interministeriale del 12 luglio 2013. Forse un passo verso il futuro.

Agricoltura biologica VS Ogm


Sul versante opposto della sponda Ogm, l’agricoltura biologica rappresenta la soluzione ottimale per sviluppare un modello di produzione nel rispetto della natura. Infatti, questo tipo di agricoltura permette di coltivare e allevare soltanto tramite l’impiego di sostanze naturali, che quindi sono presenti in natura, senza l’utilizzo di fattori chimici. Sostenibilità, longevità e genuinità sono i valori chiave del modello biologico che, per definizione, presuppone che il prodotto non derivi e non contenga organismi geneticamente modificati.

Probios per la “buona” innovazione


Probios, da sempre azienda sostenitrice dell’innovazione che fa bene, è consapevole dei progressi che la ricerca può apportare, purché siano nel rispetto dell’ambiente e dell’amore per la terra e per i suoi cicli naturali.

 

Fonte: associazionelucacoscioni.it, dionidream.com, lifegate.it