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Probios a favore dell'Agro-Ecologia



Recenti studi dell’Istituto per lo sviluppo sostenibile e le relazioni internazionali hanno evidenziato la possibilità di una conversione dei terreni all’agroecologia – in uno scenario da qui a dieci anni – che escluda dalle coltivazioni l’utilizzo di pesticidi a favore di processi ecologici e pratiche sostenibili.

 

In particolare, gli studi si sono concentrati sulla possibilità di favorire modelli agricoli ecologici con un ridotto impatto ambientale, ma che garantiscano, al contempo, alti standard di sicurezza alimentare. A fronte di questa possibilità, lo studio ha evidenziato la possibilità di dare vita ad un modello in grado di combinare produttività e crescente fabbisogno alimentare della popolazione.

 

Alla scoperta di un nuovo equilibrio alimentare


Da qui, la necessità di ri-educare i consumatori e la popolazione ad una dieta alimentare che faccia leva su un maggior consumo di cereali, frutta, verdura e proteine vegetali, riducendo così il consumo di carne, uova, pesce e latticini. In secondo luogo è emerso come sia molto importante lavorare sulla diffusione di una cultura alimentare più sostenibile e duratura, in grado di rispettare i tempi della natura e le necessità dell’organismo, evitando gli sprechi e favorendo l’uso sostenibile delle risorse naturali, che escluda l’uso di sostanze chimiche.

 

L’agroecologia come valida alternativa


I risultati dello studio hanno evidenziato come sia possibile soddisfare il crescente fabbisogno alimentare degli europei da qui al 2050 riducendo gli impatti ambientali a favore di una produzione diversificata e rinunciando l’uso di pesticidi e fertilizzanti. Si tratta di una valida alternativa ai metodi di coltivazione tradizionale, dunque, che nasce dalla necessità di cambiare un sistema che comprende più settori della società, come i territori, la comunità, l’accesso alle risorse ed il rapporto tra consumatore e mercato.