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World Pasta Day: l’Eccellenza del Made in Italy nel Mondo



Il World Pasta Day compie 18 anni e si conferma una scommessa vinta su scala globale dalla prima storica edizione di Napoli, quando venne fissata la data del 25 ottobre per celebrare, nei quattro angoli del pianeta, l'alimento simbolo della dieta mediterranea: la pasta.

Ad ospitare l'evento di quest'anno sarà Mosca, dove si riuniranno oltre 200 tra pastai di tutto il mondo, rappresentanti della filiera, opinion leader scientifici, economici, media e blogger, per celebrare l’alimento principe della tradizione italiana e i suoi numerosi pregi nutrizionali.

Un piatto che vince sicuramente sulle tavole degli italiani, che ne consumano 24 chilogrammi pro capite all'anno, ma anche nel mondo, visto che un pacco su 4 di pasta consumata proviene dal Bel paese. Ma non solo, la pasta vince anche sul mercato virtuale, visto che è tra i food trends di Google del 2016.[1] Ecco perché il governo è costantemente impegnato sul fronte della battaglia per il prezzo del grano in Europa a tutela di quello italiano Dop.

Obiettivo: fare in modo che i coltivatori possano spuntare un prezzo maggiore come riconoscimento della qualità, attraverso un «patto di filiera nazionale tra agricoltori e produttori». La prima tappa di questo percorso è stata siglata con l’accordo sulla ripartizione di 10 milioni (100 euro ad ettaro per produttore) per il sostegno ai contratti di filiera, con l’obiettivo di aumentare del 20% le superfici coltivate coinvolte passando da 80 mila a 100 mila ettari.

Accanto a questa operazione, l’attenzione del Ministero è sempre rivolta alla centralità dell’etichettatura, che deve essere chiara e trasparente, in grado di dare sempre più informazioni al consumatore sull’origine della materia prima dei prodotti che acquistano.

Da parte sua Probios continua ad avvalersi di materie prime e aziende di trasformazione italiane, così da ottenere e offrire i migliori prodotti, favorendo l’agricoltura e l’industria locali. Dei circa 800 prodotti commercializzati, l’85% vanta fornitori italiani. Inoltre, il 70% delle materie prime viene coltivato in Italia.

 

[1] FONTE: ANSA
FONTE La Stampa