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Biologico: Toscana sul Podio d’Italia



In Italia cresce la domanda di prodotti biologici, mentre i consumi di prodotti alimentari tradizionali rimangono stazionari. Ormai, insomma, anche nel Belpaese consumare biologico non è più un'abitudine di nicchia ma un vero e proprio stile di vita in costante crescita.

E la Toscana si colloca al terzo posto (dopo Sicilia, Calabria e Puglia) tra le regioni italiane per numero di produttori e di superficie coltivata; e al secondo posto (dopo la Sicilia) per numero di trasformatori e importatori. Stesso trend anche per le aziende toscane del settore: dalle 430 del 1994 alle 2.960 del 2005, fino alle 5.321 imprese nel dicembre 2015. A queste si aggiungono le 2.323 aziende che hanno già avviato il percorso per la conversione al biologico[1].

Una tendenza positiva che fa nascere l'esigenza di trovare percorsi e modalità per far crescere ulteriormente le imprese del settore (dalla produzione alla trasformazione fino alla distribuzione), per innescare un circolo “virtuoso” e favorire la diffusione della cultura del bio, a partire dalla Toscana, nel mondo.

Ecco perché Probios ha deciso di trasferire lo stabilimento de Il Nutrimento, azienda fondata nel 1990 e parte del Gruppo, da Cremosano (CR) a Calenzano, in provincia di Firenze, con una struttura di 1750 m2, che, assieme alla capogruppo, rappresenta oggi uno dei maggiori poli del biologico in Italia.

Obiettivo dell’operazione, incrementare la filiera corta, utilizzando principalmente materie prime italiane e locali, lavorate in Toscana, per dare vita a prodotti biologici certificati destinati alla distribuzione internazionale.

L’Azienda produce infatti sughi, pesti, olii aromatizzati, capperi, bruschette e paté di olive e di verdure, utilizzando principalmente materie prime coltivate in Italia, per garantire una filiera più corta, una promozione dell’agricoltura biologica italiana ed un minor impatto ambientale dovuto ai trasporti.
[1] Repubblica.it - Firenze