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Celiachia: Numeri Stabili, ma Aumentano le Diete Gluten-Free



Basta dare un’occhiata agli scaffali dei supermercati per rendersene conto: anche se la percentuale di pazienti celiaci nella popolazione non sta aumentando, è in crescita continua il numero di chi segue le diete gluten-free.

Lo dimostra uno studio pubblicato su JAM Internal Medicine: le diete senza glutine sono ormai una tendenza consolidata e sono concepite, erroneamente, come più sane. Solo nell’arco degli ultimi cinque anni, il numero di persone che hanno scelto una dieta gluten-free senza soffrire di celiachia si è più che triplicato.

La tendenza è provata dai numeri negli Stati Uniti, ma è probabile che qualcosa di simile stia accadendo anche in Italia, a giudicare dal moltiplicarsi e della reperibilità crescente dei prodotti disponibili.

Le ragioni del boom sembrano molteplici: sicuramente il fascino della moda, ma anche l’aumento della pratica dell’autodiagnosi. Bisogna tuttavia prestare attenzione, anche se l'ipersensibilità al glutine è stata riconosciuta come un’entità reale, il percorso diagnostico non è semplice e soprattutto non può essere “fai da te”, perché bisogna prima escludere la vera celiachia, poi procedere ad approfondimenti specifici.

L'auto-diagnosi è quindi sempre pericolosa, perché può nascondere una vera celiachia che invece va riconosciuta e curata con una dieta appropriata, senza la superficialità che si potrebbe avere nei confronti di un'ipersensibilità non meglio definita perché mai verificata da un medico. Se si vogliono provare i prodotti gluten-free per curiosità, quindi, nessun problema, ma se si esclude il glutine pensando a un disturbo clinico è indispensabile parlarne al medico e arrivare a una diagnosi reale.

La celiachia è infatti una malattia a tutti gli effetti, che può colpire individui di tutte le età e che riconosce una predisposizione genetica. Anche se le sue cause sono ancora sconosciute, un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori svedesi dell’Umea University ha evidenziato una relazione fra il rischio di sviluppo della celiachia e la stagionalità e l’area geografica di nascita .I bambini nati in inverno o in luoghi con giorni più brevi e meno luce solare presenterebbero infatti un rischio minore di sviluppare la malattia rispetto a chi è nato in regioni o stagioni più calde.[1]
[1]FONTE Corriere.it
[1]FONTE D Repubblica.it