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I Nostri Fornitori: Azienda Agricola Tanganelli



Incontriamo l’Azienda Agricola Carlo Tanganelli situata a Castiglion Fiorentino in provincia di Arezzo.

L’azienda è impegnata da generazioni nel settore dell’agricoltura, con particolare attenzione alla coltivazione di vite e olivo, piante d’elezione in questa zona.
Attualmente è gestita dal figlio di Carlo Tanganelli, Marco, profondo conoscitore della realtà locale che ha voluto dare un forte impulso all'attività di famiglia puntando su prodotti rispettosi dell’ambiente in un territorio fortunatamente ancora intatto: “Chi mi ha preceduto negli anni Cinquanta”, ci spiega Marco, “iniziò un vero e proprio processo di rinnovamento dei pochi vigneti intensivi presenti; la conferma però che occorreva mantenere un indirizzo ben preciso arrivò negli anni Settanta con i primi riscontri degli insuccessi dei cambiamenti colturali abbinati ai primi riscontri di patologie negli Agricoltori (ad esempio esteri fosforici nel sangue), dovuti all'utilizzo di pesticidi nella nostra regione”.
Grazie a questa intuizione, l’azienda ha trovato la sua identità continuando a seguire metodi di coltivazione millenari, adeguandoli a tutto ciò che l’attuale mercato metteva a disposizione.
Il risultato è stato eccellente: “Abbiamo garantito tipicità e caratteristiche di prodotti che altrimenti sarebbero andate perse, e che erano comunque già buone in partenza” come ci spiega il titolare: “Il mantenimento della tipicità è l’unica alternativa alla globalizzazione, tra l’altro sempre più indiscriminata, e per la salvaguardia del territorio”.
Anche da un punto di vista organolettico ciò regala ai consumatori gusti e profumi che altrimenti sarebbero spariti per sempre.
“L’aiuto è altresì arrivato dal mantenimento di vitigni tipici della zona, Sangiovese, Trebbiano Toscano, vitigno coltivato dagli Etruschi 4000 anni fa, Malvasia del Chianti che ormai in areali molto vicini al nostro come il Cortona-syrah, sembrano pura archeologia rurale”.
Tutto questo insieme al rispetto delle tradizioni (epoca di raccolta e metodo di vinificazione) ha dato inaspettati risultati in un mondo ormai saturo di tutt'altro vino.

Di fronte a una persona con così tanta esperienza, nasce spontanea la domanda sulla più contestata fra le sostanze utilizzate in viticoltura: i solfiti.
Una legislazione approssimativa induce il consumatore non edotto a errori importanti. Nei nostri vini ad esempio, facciamo un utilizzo di solfiti estremamente limitato (in alcuni vini sono assenti) comunque ampiamente al di sotto dei limiti ammessi dalla legge, in media il nostro utilizzo è minore del 75% rispetto ai limiti consentiti, uniti a filtrazioni con purissima cellulosa e mai sterili”.
Sono anni che i produttori richiedono diciture più chiare per l’etichettatura dei vini. “Teniamo a sottolineare la lacuna legislativa poiché nel mercato NON ESISTONO VINI SENZA SOLFITI! A mio avviso sarebbe utile l’introduzione di una dicitura che permettesse di dichiarare vini senza solfiti AGGIUNTI”.

Coloro che coltivano uva da vino e/o da tavola, infatti, usano zolfo, e lo zolfo sia come elemento puro che combinato, a contatto con acqua o mosto libera anidride solforosa, che si troverà sempre sotto forma di solfiti all'interno del prodotto finito. Ma è chiaro che questa modalità è ben diversa dal trattare l’uva dopo raccolta con zolfo!

L’azienda agricola Tanganelli, prosegue la sua strada nella ricerca: “Lieti di condividere questi nostri metodi di coltivazione, aperti comunque a continue evoluzioni, tanta ricerca, per crescere e migliorare il risultato per avere prodotti sempre più naturali” è il pensiero lasciato da chi la terra la nutre e la rispetta.